Oggi si parla molto di prevenzione ma, ancora troppo spesso, questa viene confusa con lo screening, in questo articolo mi pongo l’obbiettivo di fare chiarezza in merito.
Mentre “gli screening sono esami condotti sulla popolazione allo scopo di individuare una malattia o i suoi precursori, cioè quelle anomalie da cui la malattia si sviluppa” (come spiegato in questo articolo dell’AIRC), la prevenzione primaria si occupa di educare a stili di vita sani e consapevoli, contrastando le abitudini che potrebbero predisporre allo sviluppo della malattia.
Se i primi vengono fatti generalmente una volta all’anno dal personale sanitario, generalmente medici specialisti, la prevenzione primaria è anche di ambito del naturopata che aiuta la persona a correggere le sue abitudini quotidiane rendendola la principale responsabile del proprio stato di benessere, inteso in una visione olistica.
Inoltre, il naturopata ha il compito di aiutare la persona a prendere coscienza delle proprie emozioni, di come queste si collocano nel corpo, dei segnali che il corpo le dà.
A seconda della necessità della persona si interviene rendendo l’alimentazione più sana, aumentando l’attività fisica o imparando a gestire le proprie emozioni, con lo scopo di migliorare lo stato di benessere generale.
Nuovamente mi sento di spiegare che ciò dimostra che la collaborazione e la complementarietà della medicina accademica con le medicine complementari contribuiscono al massimo beneficio della salute di tutti.
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